I trattamenti fisioterapici nella cura e gestione del diabete

Il diabete è una patologia in continua crescita e identificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come priorità globale per tutti i sistemi sanitari: le persone affette a livello globale sono infatti oltre 500 milioni e supereranno i 600 entro il 2030.

Secondo i dati Istat, si stima che in Italia i diabetici siano il 6% della popolazione (oltre 3,5 milioni di persone), suddivisi in diabete tipo 2 (90% dei casi) e tipo 1 (10%), con un’incidenza che cresce con l’età (ne è affetto il 2% della popolazione sotto i 50, ma oltre il 9% tra i 50 e i 69 anni). Il Ministero della Salute, peraltro, valuta che nel futuro l’incidenza di questa patologia continuerà ad aumentare.

In uno scenario di questo genere, la prevenzione diventa uno strumento fondamentale per entrambe le tipologie di diabete, specialmente se si considera che l’adozione di uno stile di vita corretto, sano e attivo può arrivare a prevenire fino all’80% dei casi di diabete tipo 2 che, se viene invece trascurato, può causare conseguenze molto serie come malattie cardiache, cecità,  insufficienza renale e neuropatia agli arti inferiori. Un corretto regime di attività fisica, quindi, è fondamentale per prevenire o gestire il diabete, e da questo punto di vista il supporto di un fisioterapista può essere di grande aiuto.

Un fisioterapista può infatti, dopo un’accurata valutazione funzionale, creare un programma di allenamento personalizzato per ogni paziente e seguirne il percorso monitorando costantemente il suo andamento clinico. Questa attività, seppure importante in tutti i casi, assume un ruolo ancora più significativo quando si parla di persone che soffrono di diabete, visto che una singola sessione di allenamento aumenta non solo l’assorbimento del glucosio, riducendo la glicemia, ma anche la sensibilità insulinica.

Nel lungo periodo, inoltre, un regime regolare di attività fisica favorisce quei cambiamenti dell’organismo che aiutano la gestione dei livelli di glucosio, come la salute del sistema cardiovascolare, del sistema muscolo-scheletrico e una riduzione del peso corporeo.

Dato che spesso il diabete si presenta oltre i 50 anni di età, è molto importante che l’attività fisica   sia regolare ma soprattutto adeguata alle condizioni fisiche dell’individuo. Affidarsi ad una figura professionale competente in materia di riabilitazione, che tiene in considerazione lo stato di salute globale, le problematiche e i bisogni specifici del soggetto, ci permette di programmare un percorso personalizzato vantaggioso in termini di salute e qualità di vita.

Un regime di esercizio aerobico leggero può infatti essere adatto in certi casi, ma in altri potrebbe essere più efficace un allenamento di resistenza o ad alta intensità.

Inoltre l’intervento fisioterapico facilita una corretta gestione dei disturbi osteoarticolari, vascolari e neurologici che possono manifestarsi nelle fasi più avanzate della patologia.

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